La garanzia della sicurezza è elemento costitutivo della cittadinanza, sia essa intesa come diritto fondamentale (art. 2 Dichiarazione dei Diritti dell'uomo) o come bene pubblico. Da questo riconoscimento si comprende come lo specifico delle politiche di sicurezza deve essere visto all'interno di una azione politico-sociale ampia, che collochi in primo piano il cittadino nel suo territorio, in quanto titolare di diritti e di doveri, in un contesto sociale aperto.
Di conseguenza il tema della sicurezza non può essere affrontato come problematica specifica dell’ordine pubblico, poiché una tale impostazione comporterebbe sia l’attrazione di manifestazioni di disagio sociale nell’area della criminalità, sia l’intensificarsi di inutili azioni repressive, alimentando il senso di insicurezza e di impotenza della società civile e delle istituzioni.
Insorge la necessità di un APPROCCIO GLOBALE come deciso dalla Regione Toscana con il progetto “Una Toscana più sicura” caratterizzato da un’impostazione politico, sociale e culturale che si muove sue due diversi, ma interdipendenti livelli:
1) affrontare le problematiche relative all’ordine pubblico in senso stretto;
2) azioni di prevenzione di tipo sociale e politiche di programmazione delle attività urbane.