Vivere sullo stesso territorio (il quartiere, la città) o, addirittura, sotto lo stesso tetto (il condominio, il luogo di lavoro, la scuola) ci obbliga ad intrattenere un insieme di relazioni sociali e a condividere aspetti della nostra esistenza con altri.
Che piaccia o no, condividere l’uso di spazi e di servizi comuni comporta la necessità di relazionarsi e di far convivere qualche diversità. Che si tratti di una scelta, di una pura coincidenza o di una necessità, le relazioni sociali a livello locale possono essere motivo di soddisfazione o di sofferenza. In altre parole, influiscono significativamente sulla qualità della vita, e quindi sul benessere degli individui e delle famiglie e, come dimostrano alcune ricerche, anche sul senso di sicurezza.
Specialmente se il senso di impotenza e la sfiducia impediscono alle persone di vedere la possibilità di reali soluzioni ai problemi da loro percepiti, fra i quali in primo luogo l’insicurezza che caratterizza la convivenza urbana oggi, può innestarsi una spirale perversa: partendo dalla necessità di difendersi dalla paura, le persone si rinchiudono sempre di più e investono le loro energie nella difesa personale. Questo processo indebolisce ulteriormente le relazioni sociali e aumenta il senso di insicurezza: da un lato gli altri divengono sempre più estranei e, in alcuni casi, nemici; dall’altro, le istituzioni, dalle quali ci si aspetta la soluzione, sempre meno affidabili.
Migliorare la qualità della convivenza, cominciando dal livello micro comunitario – il condominio, l’isolato, il quartiere – aiutando le persone a tornare ad investire nella dimensione locale, diviene pertanto un modo per affrontare alcuni dei più spinosi problemi che affliggono le nostre città, a cominciare da quello della sicurezza.
Favorire l’assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori della comunità locale, sostenendone la collaborazione e l’integrazione con le iniziative delle istituzioni e dei servizi, è un percorso obbligato per migliorare la qualità della vita a livello locale e per ricercare soluzioni credibili ed efficaci ai problemi dell’isolamento sociale, dell’esclusione sociale oltre che della sicurezza.
MartiniAssociati intende contribuire a questo obiettivo mettendo a disposizione professionisti che hanno al loro attivo molti anni di lavoro sociale sul territorio. Un lavoro che li ha visti impegnati in progetti finalizzati a migliorare la qualità della convivenza locale in diversi contesti urbani: insediamenti di edilizia sociale (ERP), quartieri di periferie urbane, grandi città, piccoli comuni.
In specifico, MartiniAssociati può dare un utile contributo nei seguenti ambiti.
Riqualificazione urbana
Accompagnamento sociale in progetti di riqualificazione o rigenerazione urbana e/o in tutte quelle situazioni in cui cambiamenti strutturali richiedono il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini residenti.
Sicurezza urbana
Facilitazione e sostegno di processi finalizzati alla ri–costruzione del bene e del diritto di sicurezza, in quanto prodotto della convivenza e quindi delle interazioni della molteplicità degli attori istituzionali e non presenti nella comunità.
Situazioni di crisi della convivenza
Mediazione sociale e azioni di comunità atte a facilitare le relazioni, prevenire/gestire situazioni di conflittualità, rivitalizzare il rapporto cittadini/istituzioni.
Immigrazione
Interventi a favore dell’inclusione e dell’integrazione sociale della popolazione immigrata all’interno del contesto urbano nel quale gli “altri” divengono sempre più estranei e in alcuni casi nemici.